Legge Salvamare approvata in Senato: stop rifiuti in mare
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Legge Salvamare approvata in Senato

Plastica monouso

Dopo quattro anni passa il ddl Salvamare per proteggere i nostri mari dai rifiuti e dall’inquinamento.

La proposta di legge era stata presentata nel 2018 al Parlamento dal pentastellato Costa, allora ministro dell’Ambiente. Dopo quattro anni in Senato viene approvato il provvedimento e la legge Salvamare passa. Secondo il provvedimento, chi recupera rifiuti di plastica in mare o in acque dolci, potrà portarli in porto e farli smaltire e riciclare. Prima era costretto a ributtarli in acqua, per non essere denunciato addirittura per traffico di illecito di rifiuti.

«Sono felicissimo, emozionato e commosso. La perseveranza, la testardaggine, la voglia, la passione, con un pizzico di pazzia parlamentare, hanno trasformato un’idea in una legge che fa bene al mare e all’Italia» ha scritto sui social il promotore della legge Costa. La legge va a coprire un’incoerenza legislativa secondo cui i pescatori che recuperavano rifiuti di plastica con le reti, il cosiddetto “marine litter”, non potevano poi portarli in porto per buttarli nei cassonetti e provvedere al loro smaltimento.

Il recupero e quindi il trasporto di questi rifiuti era considerato traffico illecito di rifiuti, ovvero un reato penale. Per questo motivo, per evitare di essere perseguiti penalmente, i pescatori erano costretti a ributtare in mare la plastica che avevano pescato, lasciando il problema dell’inquinamento esattamente identico.

peschereccio
peschereccio

I pescatori possono portare al porto la plastica pescati a mare

La Legge Salvamare è stata approvata in Senato con 198 sì, 17 astenuti e nessun no. Questa legge va a porre rimedio a questa assurda situazione. Ora chi come i pescatori recupera plastica in mare, nei laghi o nei fiumi, può portarla in porto senza essere denunciato per traffico illegale di rifiuti. Le autorità portuali provvederanno a predisporre isole ecologiche per ricevere i rifiuti e avviarli al riciclo. Questo salvataggio delle acque non imputa alcun costo ai pescatori o a chi effettua questo trasporto. Le spese saranno a carico delle tasse sui rifiuti coinvolgendo tutta la comunità in questa attività di raccolta nelle acque.

Chi provvederà alla raccolta dei rifiuti sarà individuato e premiato. Inoltre, la legge prevede anche la promozione dell’educazione ambientale nelle scuole di ogni ordine e grado. Questo metterà in evidenza l’importanza della conservazione dell’ambiente, soprattutto del mare e dei fiumi con un’educazione allo smistamento corretto dei rifiuti.

La legge Salvamare è stata accolta con entusiasmo anche dalle associazioni ambientaliste come Legambiente e Wwf. Queste vedono questa legge come un primo passo importante per la tutela del mare. Ottimismo anche da parte di Federparchi e Fedagripesca. Questa evidenzia che se la flotta da pesca italiana ad ogni uscita potesse portare a terra tutto quello che rimane impigliato nelle reti oltre al pesce, potrebbe liberare in dieci anni il mare da 30 mila tonnellate di rifiuti.

Leggi anche
L’Italia raddoppia il suo impegno nella guerra

Riproduzione riservata © 2025 - NM

ultimo aggiornamento: 12 Maggio 2022 10:19

L’Italia raddoppia il suo impegno nella guerra

nl pixel